La verità è fra noi. Specchio riflesso.

La verità è fra noi.

La verità esiste ed è già in noi, nonostante le maschere che indossate, i sorrisi i saluti e le telefonate, la verità è fra noi. Ci sono dei motivi che vi portano a non avere voglia di passare del tempo con una determinata persona, molto spesso la sensazione è reciproca, è corrisposta, ma nessuno lo dice.

donna-osserva-meraviglia

Sovente attribuiamo questa mancanza di feeling ad incomprensioni di base, ed è inutile cercare nella memoria l’inizio della fine, quel motivo esatto, che sia un gesto sgradito o tutti i gesti che fa (alla stregua di un elefante in una cristalleria) che sia una parola detta male o il famoso “tono” con il quale ce la dice. Niente, è del tutto inutile cercare giustificazioni da portare quale prova di un possibile torto subito, per passare da vittima e venire accudito.

face-274649_640D’altronde, quel gesto sgradito, quella parola detta male, sono stati il vostro momento di “vittoria”, quello che vi liberava dal fardello dell’ipocrisia, giustificando la vostra intolleranza nei confronti di chi, socialmente, avreste dovuto provare a tollerare. Avete fatto le vittime, avete creato un carnefice. E viceversa.

Ma chi è stato più leale fra voi?

  • Chi ha sbottato dicendovi in faccia quello che pensava di voi
  • o Voi che avete taciuto fino a quando non vi siete beccati la sbottata?
    Andiamo con ordine:

Innanzitutto, se questa sensazione è reciproca, perché non si dice?
Non si dice perché la maggior parte delle volte si tratta di parenti acquisiti, di colleghi, di amici di amici, persone che in teoria non siamo tenuti a frequentare spesso, ma che puntualmente, in seguito, ci troviamo fra i piedi oltre ogni previsione.
Quando e se esponiamo le nostre personali antipatie sul membro in oggetto di giudizio, veniamo boicottati con “ma se è bravissimo…” “non ti ha fatto niente” “lascia perdere” “non fare parole” e così le nostre sensazioni non trovano riscontro o agganci, siamo “i cattivi”. Se invece un bel giorno è l’altro a perdere le staffe e mandarci a quel paese “siamo i bravi”. Ahime Funziona così.

Quanta fatica alberga nella menzogna.

La verità è fra noi, è nella pelle, nell’aria che ci circonda, nell’energia che parla per noi. Non tutti, ahimè, hanno la sensibilità di avvertirla, ecco perché, invece di prendere atto di una dissonanza in un contatto e di proseguire serenamente il proprio cammino, molti si sentono infastiditi dalla persona in questione, trovando ovviamente mille motivi per screditarla agli occhi altrui.

Signori, non sono le persone ad infastidirvi, siete voi stessi, è la vostra energia a contatto con un’altra, qualcosa di diverso. punto. E’ quello che vi tira fuori, che non vi piace addosso. 

Vi faccio un esempio per spiegarmi meglio:

angry-640314_640A seguito di una serie di piccoli accadimenti nei quali l’educazione impartiva un sorriso di ghiaccio, arrivò Il momento nel quale la famosa goccia fece traboccare il vaso e le obiezioni divennero presto rinfacci, con la conseguenza prevedibile che Tizio venne insultato da Caio.

COSA ACCADDE DOPO:

  • Tizio pianse ed additò Caio come una persona meschina e cattiva.
    Nei giorni a venire Tizio rimase fermo nella sua posizione del ferito che si lecca le ferite
  • Caio dapprima si sfogò con amici e parenti dando a Tizio la colpa dell’accaduto, portando fatti e parole a sostegno della tesi, poi, nonostante ciò, cercò Caio per chiedergli scusa degli insulti, questo perché nel loro microsistema avrebbero dovuto comunque frequentarsi ancora.

MA:

Tizio, seduto sul suo divano, intento a leccarsi le ferite, sapete cosa pensava?
Pensava che prima o poi sarebbe successo, perché in fondo Caio non gli era mai piaciuto e sapeva che Caio si era fatto una magra figura insultandolo, e sapeva che gli avrebbe chiesto scusa, ed in fondo in fondo, ma nemmeno tanto in fondo, aveva sempre pensato che Caio fosse uno stronzo.

Adesso, come la vediamo la scena? Non è una grande perdita di tempo e parole, oltre che di un cattivo utilizzo del cervello umano?

Togliersi la maschera?

cry-62326_640Tizio e Caio non si sono mai piaciuti, senza motivi che avessero pronti da dichiarare, è una cosa che accade a pelle, è chimica, ci sono mille spiegazioni e sarà interessante approfondire, ma quella era la verità, ed era fra loro.

E non si tratta dell’altra persona, si tratta di Tizio e Caio singolarmente, le loro energie sono molto diverse.

 

Non sarebbe più semplice presentarsi per ciò che siamo da subito?

Tizio:<ciao sono Tizio>
Caio<Ciao sono Caio>
T & C 
….
Tizio:<hm avverto che siamo molto diversi, meglio prenderne coscienza subito insieme, almeno avremo una cacchio di cosa in comune>
Caio:<vero, vedrò di non romperti troppo il cazzo>
Tizio<grazie Caio>
Caio<no grazie a te Tizio>

Questa sorta di empatia è molto forte per alcuni, vi sono persone particolarmente sensibili che avvertono la vostra forza, l’impronta che lasciate, sia nel bene che nel male.

Funziona anche a distanza.

Tante volte qualcuno vi introduce un’altra persona parlandovene male, esistono un paio di chance

  1. la prima è che creiate dei pregiudizi a seguito di quanto sentito, per il feeleng emozionale che avete con chi ve l’ha detto (contenti voi…)
  2. L’altra possibilità è che non riuscite ad avere pregiudizi sulla persona sconosciuta, ma che avvertiate il “marcio” di chi vi sta parlando.

Ricordate quindi di respirare, di ammettere, ricordate che la verità vi renderà liberi, forse impopolare, ma meglio farsi una risata con le persone giuste, che cento finte con quelle sbagliate.

portraits-1105834_640

  • Avviene per le verità sociali come per le verità religiose: sono le passioni e non le intelligenze che non ci si possono adattare. (Sophie-Jeanne Sojmolov Swjetschin)
  • Difatti, da qualunque parte sia la verità, essa non può mancare di uscire illuminata da tale prova. Essa ha un fascino segreto e un potere invincibile sugli animi; presto o tardi giunge a sottometterli. Noi siamo fatti per conoscerla, e quando invece abbracciamo l’errore, siamo sedotti e legati dalla sua somiglianza con la verità, perché essa non è sempre egualmente sensibile e palpabile; qualche volta l’errore prevale per ignoranza, si accredita con l’opinione, si afferma e si consolida con l’uso; l’errore assume allora tutte le apparenze della verità, e acquista sugli animi un dominio che sembra indistruttibile.
    Quando la verità così offuscata e dimenticata incomincia a riapparire, essa si ritrova con tutti gli svantaggi della novità, e vede alzarsi contro di sé quelle proteste che l’errore suscita, nel proprio interesse, ogni volta che viene enunciata. Soltanto a forza di esami e di fatiche, al prezzo di una discussione lunga e laboriosa essa riconquista la sua autorità perduta, e finalmente si manifesta con quella certezza alla quale l’evidenza ha posto il suo suggello. Il suo possesso è allora assicurato, essa non fugge più dopo essere stata lungamente disputata e acquistata con una ricerca ostinata, che una contraddizione sostenuta ha reso più profonda e più seria. (Guillaume Le Trosne)

greenisgood

Una mamma, un padre, una moglie, un uomo, una figlia, uno stile di vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *